GIORNATE PROMOZIONALI
Advertisement
GIFT CARD
Advertisement
SEGUICI SU

Vaccini, quasi la metà degli italiani teme effetti collaterali gravi

Vaccini, quasi la metà degli italiani teme effetti collaterali gravi

Nonostante le tante campagne informative e i pareri degli esperti, attorno alle vaccinazioni ancora oggi continuano a esistere tanti falsi miti e moltissima confusione. L’ennesima conferma arriva dal primo Eurobarometro sull’atteggiamento degli europei sui vaccini, da cui emerge che un numero significativo di italiani, ma anche di altri europei, nutre errate convinzioni sul tema.

Gli ultimi dati sono preoccupanti

Secondo l’indagine, il 46% degli italiani pensa che i vaccini siano spesso responsabili di gravi effetti collaterali. A questi si aggiunge un 32% di nostri connazionali convinti che queste misure indeboliscano il sistema immunitario. Infine, il 34% degli italiani crede che le vaccinazioni, in realtà, possano causare la malattia da cui proteggono.

L’Italia, comunque, è in buona compagnia. Il 48% dei cittadini europei, infatti, pensa che questi farmaci provochino effetti collaterali gravi e frequenti, percentuale che supera il 50% in ben sedici paesi Ue.

Gli effetti collaterali sono pochi e conosciuti

Per quanto riguarda gli effetti collaterali, occorre sapere che è vero i vaccini possono scatenare eventi avversi, ma essi sono tutti conosciuti e documentati da studi clinici. I più comuni sono febbre, spossatezza, dolore nella sede di iniezione, malessere. Gli effetti rari sono pochi e comunque tutti noti. Per esempio, il tanto temuto shock anafilattico è estremamente sporadico e in ogni modo è un rischio legato a qualunque farmaco iniettato in soggetti predisposti.

I vaccini sono fra i farmaci più studiati, anche nel lungo periodo, visto che sono utilizzati da anni. A oggi, il corpo di evidenze a proposito dei possibili effetti avversi a breve e lungo termine è molto rassicurante. Sono state condotte ricerche sulle principali malattie autoimmunitarie, come diabete di tipo 1, sclerosi multipla, artrite reumatoide, lupus, e tutti hanno smentito l’ipotesi che possano essere scatenate dai vaccini.

Non indeboliscono il sistema immunitario

In merito al possibile indebolimento del sistema immunitario, c’è da dire il nostro apparato di difesa è progettato in maniera tale da poter fronteggiare senza grandi conseguenze migliaia di antigeni diversi, le sostanze in grado di stimolare la produzione di anticorpi e contenute anche nei vaccini.

E il vaccino esavalente, quello che ci difende dal più alto numero di malattie (sei differenti), contiene solo 24-25 antigeni. Per il sistema immunitario di un bambino, quindi, i vaccini rappresentano un’inezia rispetto a quanto deve affrontare quotidianamente.

Non scatenano malattie

Sull’errata convinzione che i vaccini scatenino la malattia da cui dovrebbero tutelare bisogna dire che essi contengono virus inattivati: i virus, cioè, sono stati trattati in modo tale da non essere attivi e, quindi, non possono far ammalare. I vaccini inattivati possono causare reazioni locali come dolenzia e arrossamento nel punto di iniezione e, meno spesso, febbre, dolori muscolari o articolari o mal di testa.

 

Fonti / Bibliografia
PublicOpinion – European Commission

Allegati disponibili
I dati Relativi all’Italia.pdf (1.54 MB)

Nota per gli Utenti
Le informazioni fornite in questo articolo hanno natura generale e sono pubblicate a scopo puramente divulgativo, pertanto non possono sostituire in alcun caso il parere del medico p degòi altri professionisti della salute.

Condividi

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *