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Pressione bassa in estate, come tenerla sotto controllo

Pressione bassa in estate, come tenerla sotto controllo

La pressione bassa è un disturbo piuttusto diffuso e l’estate, con le sue giornate calde e afose puo amplificarne i disturbi con sintomi che vanno dalla stanchezza, alla nausea, fino a improvvisi svenimenti. Per questo con l’arrivo della bella stagione è importante monitorare la pressione qualche volta in più. Vieni in farmacia per un controllo preciso e affidabile!

Cos’è la pressione bassa o ipotensione

Si parla di pressione bassa (o ipotensione) quando i valori pressori sono inferiori alla norma, ossia la pressione arteriosa massima (sistolica) scende al disotto dei 90 mmHG (millimetro di mercurio) e la minima (diastolica) dei 60 mmHg.

La pressione bassa è un disturbo di cui non si sente parlare molto spesso, contrariamente a ciò che avviene per la pressione alta; ciò è dovuto al fatto che l’ipotensione, benché possa essere una patologia invalidante, non comporta i rischi tipici dell’ipertensione, rivestendo dunque una minore valenza clinica.

Infatti l’ipotensione, potrebbe essere definita come una condizione esattamente opposta all’ipertensione o pressione alta – grave patologia contraddistinta da valori di pressione arteriosa a riposo superiori a 140 / 90 mmHg e associata a un sensibile aumento del rischio cardiovascolare.

Chi è più a rischio di ipotensione?

La pressione bassa può interessare le persone di tutte le fascia di età anche se esistono alcune categorie maggiormente predisposte: le donne (solitamente più colpite degli uomini), gli anziani, i , gli atleti o comunque chi pratica attività sportiva di livello medio-alto e con una particolare intensità, i soggetti che assumono determinati farmaci, come ad esempio antipertensivi, diuretici, beta-bloccanti, sedativi, alcuni tipi di antidepressivi (triciclici) e antidolorifici, le donne in gravidanza che presentano un’ipotensione fisiologica dovuta appunto alla gestazione, i soggetti affetti da patologie cardio-vascolari e del sistema nervoso, anemia, patologie metaboliche.

I sintomi della pressione bassa

I sintomi della pressione bassa possono presentarsi bruscamente in forme acute o avere un’evoluzione progressiva, i più comuni sono: visione offuscata, nausea, sensazione di capogiro, stordimento, vertigini, svenimento, debolezza e senso di affaticamento, cute calda e secca.

Altri possibili sintomi di accompagno relativi all’ipotensione possono essere: stato di agitazione e irrequietezza, dovuto alla ridotta perfusione sanguigna cerebrale, piloerezione (pelle d’oca), sudorazione fredda, difficoltà di concentrazione, respirazione rapida (tachipnea) e superficiale.

Man mano che si attivano i meccanismi di compenso dell’organismo possono comparire una serie di riflessi in risposta all’ipotensione, volta a normalizzare la situazione pressoria e garantire la salvaguardia degli organi critici (cuore, cervello e reni): tachicardia (aumento della frequenza cardiaca), tachipnea (aumento della frequenza respiratoria), contrazione della diuresi (riduzione della produzione di urina).

Quando diventa pericolosa?

L’ipotensione, per quanto possa essere un problema fastidioso e talvolta invalidante, non comporta gravi ripercussioni sul soggetto colpito, può invece essere relativamente rischiosa se si associa una sintomatologia improvvisa con vertigini e svenimento.

Questi crolli improvvisi della pressione possono causare pericolosi incidenti (in auto, a lavoro, per strada, a casa) e possono essere molto rischiosi per gli anziani, in particolare per chi ha già patologie di natura ossea.

Cosa fare in caso di malore?

In caso di calo repentino di pressione il suggerimento è quello di stendersi subito a terra e sollevare le gambe in modo da aiutare il sangue ad affluire al cuore e al cervello.
Slacciare i vestiti e gli indumenti stretti, liberarsi anche di eventuali bracciali o orologi.
Bagnare i polsi con acqua fresca.
Bere liquidi in modo da reintegrare i sali persi durante la sudorazione del corpo.
Non fare l’errore di somministrare acqua e zucchero, in realtà alzerebbe i livelli di glucosio nel sangue ma non è detto che la pressione arteriosa si sia improvvisamente abbassata a causa di un calo glicemico. Nel dubbio, meglio evitare e puntare su un pizzico di sale, che può essere collocato sotto alla lingua, o in un bicchiere d’acqua e bicarbonato, che favoriscono l’innalzamento repentino dei valori pressori.

Rimedi, consigli utili e alimentazione per la pressione bassa

Chi soffre o è predisposto all’ipotensione dovrebbe adottare alcuni semplici accorgimenti:

• Bere di più, per prevenire la disidratazione.

• Evitare di stare in piedi per tempi prolungati.

• Evitare di accavallare le gambe in posizione seduta.

• L’uso di calze contenitive può essere d’aiuto in presenza di vene varicose.

• Evitare l’uso di farmaci, quando possibile, che possano essere concausa di ipotensione.

• Evitare bruschi cambiamenti di posizione, soprattutto nel passaggio dal clinostatismo (posizione sdraiata) all’ortostatismo (posizione eretta).

• Evitare l’uso eccessivo di bevande alcoliche e a base di caffeina, specie di sera prima di coricarsi.

• Non consumare pasti troppo abbondanti o dall’alto apporto calorico.

Un’alimentazione corretta quindi, può venire in aiuto per combattere il problema ma ci sono degli alimenti che più di altri si prestano a regolare la pressione arteriosa. Se c’è bisogno di alzare la pressione, si possono consumare:

Caffè e tè: agiscono come vasodilatatori, favorendo l’attività del muscolo cardiaco. In particolare, il tè verde è ricco di antiossidanti che aiutano a bilanciare la pressione.
Cioccolato fondente: il cioccolato fondente (e il cacao naturalmente) contengono un flavonoide, l’epicatechina, che aiuta le arterie a restare flessibili prevenendo le eventuali occlusioni.
Cibi ricchi di potassio come patate, albicocche, fagioli bianchi, spinaci, zucche e zucchine, banane, uva essiccata e mandorle.
Cibi ricchi di magnesio come verdure a foglia verde, cioccolato amaro, mandorle, pistacchi, frutta oleosa, riso integrale e crusca.
Pappa reale. Un alimento che svolge un’azione cardiotonica, cioè rinforza il tono del muscolo cardiaco.
Liquirizia. Grazie alla presenza della glicirizzina, un saponoside che favorisce la ritenzione del sodio, la liquirizia però ha anche la capacità di abbassare la pressione. A volte, però, questo abbassamento si presenta in maniera repentina: occorre dunque fare attenzione alle quantità.

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