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Il mio bambino non mangia la verdura!

Il mio bambino non mangia la verdura!

Per garantire ai bambini una alimentazione varia e completa che contenga tutti i nutrienti necessari all’organismo, gli specialisti dell’Ospedale Bambin Gesù consigliano un approccio educativo che permetta di assaggiare e scoprire nuovi sapori senza paura. Ecco come:

Il decalogo degli esperti

Tutta la famiglia deve cercare di avere lo stesso tipo di alimentazione.

Gli alimenti devono essere riproposti più volte: il consumo ripetuto di un alimento aumenta il gusto del bambino per l’alimento stesso. Sulla tavola devono essere proposti sempre tutti gli alimenti, compresi quelli non graditi dal piccolo, cucinati in maniera differente.

Non forzare il piccolo
Non costringere il bambino ad assaggiare un alimento con forza perchè questo può accrescere l’avversione del piccolo. Anche proporre un premio a seguito dell’azione (es: «mangia tutte le verdure nel piatto e poi avrai il gelato») non porta il bambino a consumare volontariamente il cibo, piuttosto a sovralimentarsi solo per ottenere il premio.

L’orario del pasto deve essere rispettato: è opportuno che tutta la famiglia mangi alla stessa ora e alla stessa tavola.

A tavola senza giochi e tv
Niente giochi e TV: il pasto è un momento importante, non sono concesse distrazioni. Invita il piccolo a spegnere la televisione e ad allontanare i giochi. Quindi lascialo libero di sperimentare e conoscere gli alimenti presenti sulla tavola

Organizza un percorso di familiarizzazione col cibo: il rifiuto di alcuni alimenti si accompagna spesso al rifiuto ad assaggiare. Per portare i ragazzi a provare il sapore di un cibo è necessario stimolarne la curiosità attraverso i sensi: dalla conoscenza alla sperimentazione.

Portalo a fare la spesa: mamma e papà possono lasciarsi aiutare dal proprio figlio nella scelta degli alimenti da acquistare. Rendi partecipe il bambino nel momento della spesa per farlo sentire padrone delle proprie scelte.

Coinvolgi il bambino in cucina
Il bambino deve poter prendere confidenza con ciò che ha scelto al supermercato attraverso i 5 sensi in un percorso di «amicizia» con il nuovo: lavare, sbucciare, tagliare e inventare ricette insieme a mamma e papà per essere invogliato a gustare le proprie creazioni.

Assaggiare insieme. Dopo aver preparato insieme il piatto, mangiare qualcosa che il bambino ha visto nascere e che ha conosciuto in tutte le fasi di preparazione, può rassicurarlo e fargli vincere la fobia. Se ciò non accade, non forzarlo nell’assaggio, ma riproponi nel tempo e più volte il cibo non amato, in modalità diverse.

La cucina diventa una festa: prendi un cappellino da chef e rendi partecipe il bambino. Il tempo giocherà a favore di tutta la famiglia.

 

Le informazioni fornite hanno natura generale e sono pubblicate a scopo puramente divulgativo, pertanto non possono sostituire in alcun caso il parere del medico.

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