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La salute passa per l’acqua (termale)

La salute passa per l’acqua (termale)

Fin dall’antichità l’uomo ha utilizzato le acque termali per il trattamento di diversi disturbi con finalità curative, disintossicanti o riabilitative. Sono stati gli antichi romani a raccontarci le proprietà benefiche dell’acqua e dei bagni termali, da loro considerati pratica di igiene salutare e di benessere. Salus per Aquam, «la salute passa per l’acqua» (da qui l’acronimo SPA che identifica i centri benessere) vale oggi come allora.

Termale o minerale?

L’acqua termale, ricchissima di minerali e sostanze preziose per la pelle, si differenzia da quella minerale, cioè quella che beviamo abitualmente, per una maggiore concentrazione di sali.

Affiora in superficie dopo aver compiuto un lungo viaggio a grandi profondità durante il quale si arricchisce di elementi preziosi. La sua composizione cambia da sorgente a sorgente a seconda del contenuto salino presente nell’area che attraversa.

L’acqua termale è diversa a seconda dalla ricchezza del territorio, e il territorio italiano è ricchissimo di bacini da cui sgorgano acque termali con composizioni diverse e specifiche.

Le caratteristiche dell’acqua termale

In generale, con il termine “termale” si indica un’acqua presente nel sottosuolo la cui temperatura va dai 20 ai 63 gradi. Più la temperatura è alta, maggiore è la quantità di minerali presenti. Solitamente l’acqua termale viene confezionata pura, senza alcun tipo di aggiunta e direttamente alla fonte per conservarne inalterate le importanti caratteristiche.

Le diverse classificazioni

La classificazione dell’acqua termale viene stabilita in base alla concentrazione di sali minerali presenti, infatti le acque termali possono essere:

Isotoniche: se hanno una concentrazione di sali minerali del tutto simile a quella del sangue;
Ipotoniche: se hanno una bassa concentrazione di sali minerali;
Ipertoniche: se possiedono un’alta concentrazione di sali minerali.

Inoltre, possono essere classificate in base alla temperatura che le caratterizza quando sgorgano dalla fonte:

Ipotermali: tra i 20 °C e i 30 °C.
Termali: tra i 30 °C e i 40 °C.
Ipertermali: oltre i 40 °C.

I minerali

I minerali sono la caratteristica principale che rende efficace l’acqua termale. Di norma l’acqua termale utilizzata in cosmesi è ipertonica, ossia particolarmente ricca di minerali assimilabili facilmente dalla pelle in modo da migliorarne l’aspetto e, a lungo termine, anche le caratteristiche estetiche e fisiche.

I minerali più comuni presenti nell’acqua termale sono:

Magnesio: stimola la rigenerazione e la cicatrizzazione della pelle;
Calcio: protegge e preserva i tessuti cutanei rinforzandone le difese;
Manganese: potente antiossidante che stimola la rigenerazione cellulare combattendo così l’invecchiamento cutaneo;
Potassio: idrata in profondità le cellule che caratterizzano il tessuto cutaneo;
Silicio: rigenera e rende maggiormente compatta l’epidermide;
Rame: un potete anti infiammatorio che previene e lenisce eventuali irritazioni;
Ferro: fornisce ossigeno alle cellule che caratterizzano i tessuti cutanei agevolandone lo sviluppo;
Zinco: stimola la crescita cellulare e ne favorisce il naturale turn over.

L’insieme di minerali, presenti in quantità massiccia nell’acqua termale, riequilibrano il naturale pH della pelle e la idratano in profondità preservandola dallo stress ossidativo e dai danni dovuti agli agenti atmosferici.

L ‘acqua termale non ha controindicazioni

L’acqua termale può essere utilizzata in totale tranquillità anche su pelli particolarmente sensibili. Può essere utilizzata per rinfrescare, lenire e reidratare la pelle, per rimuovere cloro e salsedine di mare e piscina, per calmare la pelle e apportare le sostanze perse a causa di questi agenti. L’alta concentrazione di sale ha un potere astringente e svolge un effetto peeling. Gli ioni e i gas disciolti nell’acqua poi hanno un effetto stimolante sull’apparato circolatorio e sul metabolismo cellulare. Inoltre può essere usata come tonico, prima del trucco per rendere più naturale la base e vaporizzata ogni volta che si ha voglia di un po’ di freschezza. Può essere vaporizzata sui capelli per ridare tono alla piega oppure, utilizzata subito dopo lo shampoo, può essere un rimedio all’eccessiva desquamazione del cuoio capelluto che si verifica nella dermatite seborroica e nella psoriasi. Infine, garantisce una lunga tenuta del make up se viene nebulizzata sul viso al termine del trucco.

Gli utilizzi sono moltissimi e ognuno, in base alle proprie esigenze, può trovare quello più congeniale.

Le informazioni fornite in questo articolo hanno natura generale e sono pubblicate a scopo puramente divulgativo, pertanto non possono sostituire in alcun caso il parere del medico

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