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L’ultimo terremoto ormonale, la Menopausa.

L’ultimo terremoto ormonale, la Menopausa.

Di terremoti ormonali nella vita di una donna ce ne sono diversi, dal menarca (prima mestruazione) alla menopausa, il livello degli ormoni sessuali è soggetto a delle frequenti e marcate fluttuazioni e le emozioni ne subiscono l’influsso.

L’ultimo terremoto ormonale

All’arrivo della menopausa, il primo a risentire del terremoto ormonale è l’ipotalamo, la centralina che regola tutta la nostra vita neurovegetativa: esso governa infatti la pressione sanguigna, la temperatura corporea, il ritmo cardiaco, il ritmo del sonno. Non a caso le vampate, tipico sintomo della menopausa, si associano anche a tachicardie notturne, ipertensione e insonnia.

L’umore in menopausa

Se questi sintomi persistono, soffre una seconda area del cervello, il lobo limbico: ed ecco che l’umore si abbassa, a volte fino alla depressione. Questo disturbo può colpire circa un terzo delle donne che dopo la menopausa hanno vampate e insonnia, in parte per l’effetto diretto della carenza estrogenica, in parte per quello indiretto dovuto alla scarsa qualità del sonno, alla riduzione dell’energia vitale, alla stanchezza crescente.

La concentrazione

La terza area del cervello destinata a soffrire è quella deputata al pensiero, la corteccia cognitiva, con conseguente difficoltà a ricordare i nomi, a concentrarsi, a mantenere il filo del discorso. Poi ci sono altri sintomi meno conosciuti ma non meno importanti: la perdita del desiderio, la secchezza vaginale, il dolore osteoarticolare, l’indebolimento dei denti, la perdita di tono muscolare, la secchezza agli occhi.

Combattere i sintomi

Ecco cinque regole da non dimenticare mai:
1) curare la qualità del sonno, che è il principale custode dell’area neurovegetativa del cervello. L’ideale sarebbe dormire otto ore a notte;
2) fare movimento fisico regolare. Un’ora di passeggiata veloce al giorno riduce del 30% le infiammazioni che si verificano in menopausa. Si può anche spezzare l’ora in due mezze ore, magari andando e tornando a piedi dal lavoro, ma bisogna impegnarsi a farlo tutti i giorni;
3) ridurre l’introito calorico. Ogni dieci anni il metabolismo rallenta del 10-20%, e con la menopausa il ritmo metabolico si abbassa ulteriormente. Ecco perché bisogna prestare attenzione all’alimentazione, riducendo la quantità delle porzioni, facendo pasti leggeri la sera e favorendo una dieta povera di grassi e di zuccheri, e ricca di frutta, verdura, legumi, cereali, carne bianca, pesce e formaggi freschi;
4) fare attenzione all’alcol. Le donne hanno una sensibilità agli alcolici doppia rispetto ai maschi, e la sensibilità aumenta con l’arrivo della menopausa. Ecco perché sarebbe opportuno non andare oltre i 2-3 bicchieri di vino la settimana e non bere mai di sera, perché l’alcol contribuisce a scatenare le tachicardie notturne;
5) ridurre lo stress, concedendosi un’ora di yoga, facendo pilates o qualsiasi altra attività che aiuti a distendersi e a rilassarsi.

La terapia ormonale

La terapia ormonale sostitutiva (TOS) è un trattamento a base di ormoni – estrogeni da soli o associati a progestinici – per trattare i sintomi caratteristici della menopausa. E’ adatta a tutte le donne sintomatiche, ma deve essere personalizzata come un abito. Prima della somministrazione il medico deve valutare, oltre ai sintomi, la storia clinica della paziente e le predisposizioni familiari: solo allora potrà decidere la giusta combinazione di ormoni, il dosaggio e la via di somministrazione (pillola, cerotto, ovuli vaginali).

I vantaggi

La TOS offre numerosi benefici: infatti, oltre a intervenire direttamente sui sintomi della menopausa, dimezza il rischio di malattie cardiovascolari, protegge dall’osteoporosi, attenua i dolori articolari e la progressione dell’artrosi, riduce il rischio di cancro al colon senza aumentare il rischio di cancro al seno.

Quando non si può fare

La terapia ormonale sostitutiva non è indicata per le donne con precedenti casi di tumore alla mammella, all’ovaio o all’utero, con casi pregressi di trombosi, flebiti ed epatiti, per le pazienti obese e per le fumatrici.

 

Le informazioni fornite in questo articolo hanno natura generale e sono pubblicate a scopo puramente divulgativo, pertanto non possono sostituire in alcun caso il parere del medico

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